Nilufar non si dà pace. Dopo gli anni vissutia Parigi non riesce a riadattarsi a Teheran, città che aveva lasciato da bambina. Solo la musica la riconcilia con la vita. È una passione divorante che in Iran però deve fare i conti con i brutali divieti del regime. Soprattutto per le donne, cui viene addirittura proibito di cantare da soliste. Per fortuna in questa sua passione non si sente sola, sono molti nelle città iraniane i giovani che sfidano i divieti suonando con le loro band negli scantinati e nei garage. Così le è facile mettere su un gruppo rock insieme al cugino Pedram, che suona la chitarra, e ad altri amici musicisti. Ricevono un invito dall’ambasciata britannica, è la grande occasione per esibirsi. Alla vigilia del concerto arriva però la doccia fredda: l’ambasciata chiude i battenti. Tutto viene annullato, il sogno è svanito, ma la bella Nilufar non si perde d’animo e troverà un’altra via per raggiungere il pubblico.