La storia di Khalifa inizia in Bangladesh, in una baracca, in condizioni di estrema povertà. Sogna di venire in Italia per migliorare la propria vita, ma a Roma la sua vita non migliora affatto. Non trova né una casa né un lavoro e finisce a vivere in un buco fognario sulle rive del Tevere. Passa le giornate in attesa che accada qualcosa. Da invisibile fra gli invisibili. Finché vede il corpo di una donna galleggiare nel fiume. C’è chi urla, chi chiama i soccorsi, chi si gira dall’altra parte. Lui è l’unico ad avere il coraggio di gettarsi in acqua. Ancora non sa che quel tuffo gli cambierà la vita.