Alicia Doyle è una dodicenne che nasconde dietro ai lunghi capelli neri una cicatrice che le attraversa il viso da cima a fondo per venti centimetri. A scuola i compagni la chiamano “faccia di mostro” ed ogni occasione è buona per prenderla in giro, coprirla di epiteti, additarla. A lei non resta che richiudersi in se stessa e piangere nella sua cameretta stretta al suo cane Spuddy. E’ dura sentirsi normali soprattutto quando si deve convivere con compagne molto carine e costretti a sopportare il bullismo della classe! E’ la tipica situazione in cui il gruppo isola un individuo ritenuto fragile utilizzando una sua debolezza. Inoltre l’incidente che all’età di tre anni aveva causato ad Alicia questo sfregio le ha lasciato anche dei terribili mal di testa che per più giorni la settimana la torturano. In classe è relegata nell’ultimo banco in compagnia della solitudine e della tristezza. Ma un giorno arriva nella scuola un nuovo compagno, molto carino, che va ad occupare il banco accanto al suo, Tommy Wizard. Per lui Alicia non è un mostro e non ha paura della sua cicatrice, anzi anch’egli è pieno di cicatrici sul corpo frutto di cadute dalla bici e capitomboli vari. I due diventano amici ed iniziano a studiare insieme. La ragazza si sente più sicura e per lei è una gioia il poter frequentare qualcuno che non la considera un mostro.